Make up e Marketing

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Make up e Marketing

Il primo strumento di marketing della moda era la MEDICAMINA FACIEI FEMINAE, il poemetto con cui Ovidio descriveva le mode e i costumi delle donne romane della sua epoca; oggi invece il settore del make up deve fare i conti con mezzi più sofisticati e avanzate strategie di pubblicità.

Il make up è uno dei mercati più appetibili e coinvolgenti sia per il web marketing che per il marketing tradizionale, tuttavia la criticità non è rappresentata solo dalla competitività ma anche dalla regolamentazione sulla comunicazione dei cosmetici, che protegge i consumatori dalla pubblicità ingannevole. È forse l’unico settore che deve rispettare una legge europea specifica (Regolamento 655/2013) in materia di comunicazione pubblicitaria, dovendo rispettare sei criteri:

  • Conformità del prodotto alle norme
  • Veridicità
  • Supporto probatorio
  • Onestà
  • Correttezza
  • Decisioni informate

Il materiale cartaceo a supporto della comunicazione nel settore del make up è vario nei contenuti e nelle forme, e la scelta di un prodotto piuttosto che un altro dipende, anche, dal canale distributivo che può essere la GDO, le farmacie, le profumerie o i saloni di bellezza.

Per tutti i canali però, supporto fondamentale è il packaging, diventato rapidamente uno degli strumenti essenziali della comunicazione di marketing, ed è secondo solo alla pubblicità nell’influenzare la scelta del consumatore. Dovrà naturalmente rispettare l’immagine aziendale e le caratteristiche del prodotto che contiene, deve essere pratico, versatile, bello e sostenibile

Lo stile di vita del consumatore è sempre più improntato alla praticità, e anche le confezioni sono chiamate a rispondere in maniera adeguata a questa nuova esigenza. Si assiste, quindi, alla necessità di un’apertura sempre più pratica  di tutti i tipi di flaconi, con solo il gesto di una mano, e soprattutto a una riduzione drastica delle loro dimensioni.

Altro prodotto pubblicitario importante è il depliant, piccolo volantino piegato, nel quale vengono mostrati e brevemente spiegati i prodotti che vi sono rappresentati. E nel settore cosmetico ci si può davvero sbizzarrire: ad esempio con lavorazioni pregiate o verniciature profumate che se strofinate sprigionano una fragranza.

Tra le affermazioni più scontate e ripetute negli ultimi anni a livello globale, è che sia in costante e cospicuo aumento l’attenzione al benessere, inteso come la cura di tutti gli aspetti che migliorano la propria qualità di vita, con particolare attenzione anche ai fattori estetici.

Analizzando lo scenario italiano notiamo come negli ultimi 40 anni si sia assistito ad una costante crescita.

Significativa è l’esperienza di una giovanissima e già florida azienda made in Italy: la WYCON COSMETICS, fondata nel 2009 e che nel 2016 ha raggiunto i 60 milioni di fatturato. Il suo punto di forza è la qualità made in Italy a prezzi accessibili e l’abbattimento dei costi legati alla distribuzioni.

Il direttore marketing, Fabio Formisano afferma: “Usiamo il web per raccontarci e la stampa per promuovere i prodotti”; ci svela poi che la spesa relativa alla comunicazione si suddivide in: 70% per ATL (media classici) e 30% per BTL (web marketing).

Chiaro ed inconfutabile segnale che la comunicazione cartacea rimane un pilastro fondamentale per la pubblicità del make up.

I settori commerciali che trattano di tendenze sono in continua evoluzione:

  • per i cambiamenti della società
  • per il progresso tecnologico che permette prodotti sempre più all’avanguardia

Un’evoluzione costante, la loro, e la nostra che dobbiamo sempre essere un passo avanti per garantire, attraverso la stampa, una efficace campagna comunicativa.

La storia della comunicazione pubblicitaria è ancora tutta da scrivere

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