Packaging
Il packaging è secondo la definizione del Kotler l’insieme delle attività volte a progettare e realizzare il contenitore o l’involucro del prodotto. Banalmente possiamo dire che il packaging è la confezione dentro la quale il tuo prodotto risiede.
Notoriamente il packaging protegge il prodotto ma ha anche lo scopo di esaltarne le caratteristiche, esso inoltre ha una finalità comunicativa importante per cui è bene prevedere una grafica accattivante e termini che stimolino il consumatore a scegliere il tuo prodotto.
Esiste poi un altro fattore importante che è la sensazione di valore che esso può trasmettere al tuo cliente e senza scomodare Apple, che ha fatto della chiusura della scatola dell’ I-phone un mito, si trovano sul mercato aziende, anche B2B, che per far capire il valore del loro prodotto personalizzano il loro packaging con logo, riferimenti al proprio sito e ai propri canali sociali.
Abbiamo citato Apple non per caso, non stiamo parlando del packaging dei prodotti da supermercato, ove tale valore è portato all’estremo (vedo la convezione prima del prodotto) ma di casi in cui, come con Apple, il packaging risulta il momento finale, il più intimo, quello in cui il tuo cliente avrà il piacere di “aprire la tua confezione” prima di utilizzare il tuo prodotto. Proprio in quel momento, per quanto corto esso possa essere, si crea una forte relazione fra consumatore e cliente, ed è proprio in quel momento che il tuo cliente apprezzerà la tua Brand Image che sarà sempre nella sua mente fino ad associarti automaticamente al “risolutore del suo problema”.
Il packaging ti crea valore su 4 livelli ovvero:
- Pratico
- Ideale
- Referenziale
- Emozionale
Valore pratico
E’ il valore di tipo fisico-tecnico: parliamo della tipologia del packaging e della sua forma. Su tale livello creo una relazione basata sulla comunicazione “pratica” ovvero il cliente identifica e quantifica il prodotto.
Valore ideale
E’ il valore di tipo comunicativo: parliamo dei contenuti stampati sul packaging, dei suoi colori e dei suoi slogan. Qui crei una relazione psicologica con il tuo cliente provocando una risposta di tipo affettivo (voglio quel prodotto) e l’aspirazione all’acquisto del tuo prodotto.
Valore referenziale
Anche qui parliamo di valore comunicativo: oltre ai contenuti trasmessi dal Valore ideale infatti molto spesso il packaging influisce su una risposta razionale del tuo cliente. Qui la relazione passa da psicologica a razionale e il tuo cliente incomincia a percepire il valore di quello che sta comprando o che ha comprato valutando anche la qualità dell’imballo. Il packaging diventa parte integrante del processo di valutazione del rapporto costo/benefici che il tuo cliente elabora prima dell’acquisto o al momento in cui apre la confezione.
Valore emozionale
E’ l’apoteosi del valore comunicativo: il packaging diventa emozione, divertimento, eccitazione. La relazione con il tuo cliente è talmente elevata che il valore è quasi tutto su di esso (pensa all’uovo kinder) qui la relazione passa da psicologica a razionale e il tuo cliente incomincia a percepire il valore di quello che sta comprando o che ha comprato valutando anche la qualità dell’imballo. Il packaging diventa parte integrante del processo di valutazione del rapporto costo/benefici che il tuo cliente elabora prima dell’acquisto o al momento in cui apre la confezione.
Riassumendo:
Tutto questo crea valore per te, la tua azienda ed i tuoi prodotti. L’imballo è parte integrante del tuo marketing mix e ti consente di posizionare il tuo prodotto in coerenza con la Brand Identity ed in coerenza con gli altri strumenti comunicativi che utilizzi e che non devono mai essere banali come: cataloghi, listini, depliant, ecc..
Consegnare un prodotto in un imballo anonimo è cosa “triste” e possiamo anche affermare che è un’ occasione mancata.
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